domenica 30 novembre 2008

GRAN PALIO 2 IL RITORNO



Il Gran Palio della Signoria dei Bentivoglio è ancora in corso, ed anzi oggi vivrà probabilmente il giorno di maggiore affluenza di pubblico, ma ne parlo ugualmente dopo la toccata e fuga di ieri nel bellissimo scenario della Rocca di Bazzano circondata dalla neve.
Nonostante proprio la neve abbia scombinato le cerimonie di premiazione previste per venerdì, il Palio è ripartito con un meritato successo di pubblico, già a partire dalle 14 di ieri.


L’Accademia della Muffa Nobile, in particolare i vulcanici Alessandro Jachelli e Fabio Bassi, ha messo in fila una bella e ampia selezione di vini Passiti (con tutte le sfumature del caso, dai Muffati ai Vini di Ghiaccio, agli Amarone e simili) nazionali e in minima parte esteri (per l’anno prossimo è annunciato un gemellaggio con i produttori del Burgenland). Ricordo con molto piacere la bella selezione di trentini e altoatesini e i numerosi Picolit in degustazione.



In massa la presenza piacentina con oltre 20 vini presenti, molti dei quali premiati nei vari concorsi che hanno animato il Palio. Dunque, i concorsi. Le categorie erano veramente tante. Vi segnalo solo quelle in cui sono stati premiati vini dei Colli Piacentini. Nella categoria del miglior PASSITO DOLCE ha prevalso il Vin Santo di Vigoleno 2000 di Perini a parimerito con il Gaudium 98 di Tili, secondo per un soffio il Vin Santo 97 di Barattieri, terzo, a parimerito con altri due vini, il Vin Santo di Vigoleno 98 di Lusignani.
Tra le VENDEMMIE TARDIVE ha prevalso ancora un vino piacentino, il Moscato Dolce Montepascolo 07 di Cardinali.
Tra i VINI DI GHIACCIO, secondo Emozione di Ghiaccio 05 di Croci.
Tra i MUFFATI, terzo a parimerito con altri due vini il Buca delle Canne 06 della Stoppa.
Nella specifica categoria MALVASIA DEI COLLI PIACENTINI ha prevalso il Vigna del Volta 06 della Stoppa, davanti a L’Arte Contadina 06 di Enrico Loschi e al Danza del Sole 04 di Solenghi (questi ultimi due giunti insieme a parimerito) ed alla Rosa di Vigna 05 di Mossi.
Infine, erano previsti premi anche per i vini più adatti all’abbinamento con il Panspeziale, dove il Vin Santo di Vigoleno 03 di Paolo Loschi ed il Buca delle Canne 06 della Stoppa sono risultati tra i migliori.

CONTINUA A LEGGERE "GRAN PALIO 2 IL RITORNO"!

domenica 16 novembre 2008

GRAN PALIO


Sabato 29 e domenica 30 novembre a Bazzano (Bo) appuntamento con la seconda edizione del concorso internazionale dei vini da dessert “GRAN PALIO DELLA SIGNORIA DEI BENTIVOGLIO”. Le sale della Rocca di Bentivoglio ospiteranno i seminari, gli incontri e sopratutto i banchi di assaggio, circa 400 i vini in degustazione, dalle 14 alle 22 di sabato e dalle 10 alle 20 di domenica. Il Gran Palio premierà i migliori vini presenti, divisi per categoria e l’abbinamento ideale con il Panspeziale, dolce natalizio bolognese.
Massiccia la presenza dei vini piacentini, ben 21 aziende e 22 vini presenti, tra Vendemmie Tardive, Passiti e Vin Santi.
Per ulteriori informazioni sugli appuntamenti in programma e sulle
convenzioni con le strutture ricettive della zona è possibile consultare i siti
www.concorsovinipassiti.it e www.muffanobile.it (mail: info@muffanobile.it) o
chiamare il 340.1736805 (Fabio Bassi).


CONTINUA A LEGGERE "GRAN PALIO"!

venerdì 14 novembre 2008

BUON SENSO, NON IDEOLOGIA

Saverio Petrilli alla Stoppa

Altra divagazione per ricordare che ieri 13 novembre si è svolto un bellissimo incontro alla Stoppa con Saverio Petrilli di Tenuta di Valgiano, azienda lucchese convertita nel 1997 al Biologico e nel 2001 al Biodinamico.
E proprio di Biodinamica ha parlato e discusso coi produttori presenti, Saverio (Premio per la Viticoltura Sostenibile 2008 per la Guida Vini d'Italia di SlowFood e Gamberorosso), che della filosofia di Steiner segue una via concreta e pratica che non fa cadere le cose dall'alto. Il maestro di Saverio Petrilli è infatti Alex Podolinsky, australiano noto per il suo approccio pragmatico alla materia. Buon senso, appunto, non ideologia.
L'incontro è stato condito dalla degustazione di 7 vini scelti da Saverio, ovviamente tutti provenienti da aziende in Biodinamica. I vini:
PALISTORTI BIANCO 06 (Tenuta di Valgiano)
MACON VILLAGES QUINTAINE 04 (Guillemot-Michel)
CABERNET SAUVIGNON RIO DELLE VIOLE 07 (Tenuta di Aljiano)
PALISTORTI ROSSO 06 (TENUTA DI VALGIANO)
MELOGRANO 06 (PODERE CONCORI)
SANMARCO 04 (CASTELLO DEI RAMPOLLA)
TENUTA DI VALGIANO 05 (TENUTA DI VALGIANO)

CONTINUA A LEGGERE "BUON SENSO, NON IDEOLOGIA"!

domenica 9 novembre 2008

L'ATTESA


L’azienda di Gaetano Solenghi è minuscola (2,5 ettari coltivati a barbera, croatina, malvasia e ortrugo dai quali si ricavano 15.000 bottiglie all’anno) e custodisce tesori poco visibili (difficilmente i suoi vini si trovano in enoteche e ristoranti, la vendita è fatta quasi tutta a privati). Siamo a Battibò di Strà in comune di Borgonovo, Solenghi ha fatto scelte precise e coraggiose, come fermentare i mosti avvalendosi solo dei lieviti indigeni, come proporre un Gutturnio frizzante rifermentato in bottiglia ed un Gutturnio Riserva ed una Barbera ferma che vengono immessi sul mercato tre-quattro anni dopo la vendemmia, tutte rarità, oggi, nei Colli Piacentini. L’”Attesa”, non a caso, è il nome scelto per battezzare la Barbera, vino longevo e di carattere che sfida il tempo. Vini in generale rudi e decisi, molto grintosi, “selvatici” e senza compromessi. Un’azienda di cui poco tutto sommato si sente parlare, anche se la stampa specializzata non la ignora del tutto. Ne è esempio l’articolo pubblicato dal numero 28 di Spirito DiVino, dove il Passito Danza del Sole 2004 è risultato tra i migliori della provincia e ne dà prova anche la Guida Vini d’Italia di SlowFood-Gamberorosso, dove lo stesso vino è giunto alle finali per i Tre Bicchieri, sfiorando il massimo riconoscimento.






Il Danza del Sole dunque, vino ottenuto da vigne di Malvasia piantate nel 1991 su suoli argillosi. Nota a margine sul nome, bel richiamo insieme al tipo di appassimento e alla pratica rituale degli indiani d’America (chi ha visto Un Uomo Chiamato Cavallo?).

Locandina di A MAN CALLED HORSE

La produzione è molto limitata, 400-450 litri all’anno, ovvero – quando va bene – 900 bottiglie da mezzo litro. I grappoli vengono stesi e fatti appassire su teli bianchi di plastica (la stessa procedura seguita dalla Stoppa e dal Negrese) ed il mosto viene poi fatto fermentare in un tonneau usato da 350 litri acquistato nel 2001, utilizzato in quello stesso anno per la fermentazione della Malvasia ferma e, dall’anno successivo, per la fermentazione del Passito che è stato prodotto solo nel 2002, 2004, 2007 e 2008. Un’altra parte del mosto fermenta in una damigiana. Partendo da residui zuccherini elevatissimi, il succo impiega mesi (…anni…visto che ora sta ancora fermentando il concentratissimo 2007…) per terminare la fermentazione ed “assestarsi” naturalmente, tanto che ora è in commercio il 2004. Pochissima la solforosa aggiunta, ma appena prima dell’imbottigliamento si fa una filtrazione per evitare il rischio di rifermentazioni.



LA DEGUSTAZIONE

2002
Naso maturo di datteri e fichi secchi che rimanda a latitudini meridionali, polposo sì, ma forse non abbastanza grasso per reggere pienamente un’impronta tannica decisa che asciuga un po’ e rende il bicchiere nervoso e amarognolo. Vino ispido e affascinante.

2004
Appassimento per un paio di settimane al sole. Affinamento pre-bottiglia di oltre due anni e mezzo. Ramato-arancione intenso, il naso è giocato su note di bella e polposa maturità evolutiva (pesca, albicocca, agrumi, fichi, dattero e prugna secca) con tratti di austerità speziata a rendere l'insieme più complesso. La bocca è densa e larga, ma trova dinamismo e lunghezza in uno sviluppo voluminoso e compatto non privo di contrasti dolci-amari.

2007
Assaggiato dal tonneau; pur nella parziale chiusura olfattiva che vive ora, riesce già a sprigionare note varietali e una bocca di grande dolcezza che porta con sé rilievi e contrasti che dovrebbero garantire a questo mostro di concentrazione una buona bevibilità.
Gaetano spilla il 2007 dalla botte

La produzione del 2007

2008
In piena fermentazione, è più inintelleggibile anche se dopo alcuni minuti nel bicchiere la carbonica tende a svanire ed emerge un vino pieno e grasso, sì, ma decisamente più “sottile” rispetto al 2007, meno dolce e meno concentrato.
Il Passito 2008 in fermentazione

CONTINUA A LEGGERE "L'ATTESA"!

sabato 8 novembre 2008

MALVASIA A CHERO

Malvasia Hotel a Monemvasia

Dopo il "laboratorio del gusto" che si terrà domenica 23 novembre a Faenza all'interno di Enologica, un altro appuntamento con i Passiti piacentini, venerdì 5 dicembre alla Taverna-Antica Osteria di Chero, serata organizzata da SlowFood Piacenza che vedrà protagonisti 8 Malvasia da appassimento degustati alla cieca ed accompagnati da fagottini di castagne con zucca e uvetta, formaggi erborinati e sbrisolona. Info e prenotazioni: 0523858904 - 3386238576

E qui il resto del post.

CONTINUA A LEGGERE "MALVASIA A CHERO"!