lunedì 30 novembre 2009

vignerons d'europe -5.


In attesa dell'imminente seconda edizione di Vignerons d'Europe, a Montecatini Terme e a Firenze dal 5 al 7 dicembre, qui trovate il documento "La centralità del terroir e del vigneron nella nuova riforma OCM" nato nei giorni della prima edizione (Montpellier 14-15 aprile 2007). Il documento, letto nella sessione plenaria di domenica 15 aprile da Costantino Charrère, troverà seguito quest'anno nel "Manifesto europeo per una vitivinicoltura sostenibile" che verrà redatto nei giorni della manifestazione dai vignaioli presenti. Sabato sarò a Montecatini, ne riparleremo presto.


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i 600.


Nella foto sono in quattro, e sono alcuni tra gli organizzatori e gli animatori del Gran Palio della Signoria dei Bentivoglio a cura dell’Accademia della Muffa Nobile, ma i vini in degustazione erano circa 600 ieri e sabato a Villa Garagnani di Zola Predosa (Bo). Alla terza edizione, la prima nella nuova sede dopo le due di Bazzano, si è registrata una più nutrita presenza di vini esteri (in particolare di alcuni produttori del Burgenland che hanno presentato una bella selezione di Trockenbeerenauslese) e, come sempre, un’ampia partecipazione piacentina con una trentina di vini e venticinque aziende. E’ grande la capacità di coinvolgimento dei due caterpillar Fabio Bassi e Alessandro Jachelli, le due principali anime della manifestazione che, anno dopo anno, riescono a mettere in piedi un evento imperdibile per tutti gli appassionati di vini passiti, passiti in tutte le sfumature, Vin Santi, Vini di Ghiaccio, Vendemmie Tardive dolci e secche ed altre curiosità.
Anche quest’anno abbinato alla manifestazione si è svolto il concorso enologico che ha visto ben comportarsi i vini dei Colli Piacentini, in particolare Emozione di Ghiacco ’05 di Croci (primo nella categoria Vini di Ghiaccio), il Piriolo ’07 di Lusenti (Malvasia Passito) e le due Vendemmie Tardive Montepascolo ’08 di Cardinali e Vigna di S. Zenone (secca) ’03 di Ganaghello.




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martedì 24 novembre 2009

mostri: la solforosa.


La necessità di produrre vini salubri e buoni, si sa, sta diventando un'esigenza primaria per molti produttori. Segnalo qui il link ad un intervento molto interessante di Giovanni Bietti sul tema pubblicato dal blog VINO di Rizzari e Gentili. Buona lettura!


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lunedì 16 novembre 2009

vini beverini.


Come ormai da tradizione, un rapido commento all’annata appena uscita del Vin Santo di Barattieri, la 1999, prodotta in circa 800 bottiglie da mezzo litro. Probabilmente la migliore tra le ultime dieci annate, ai livelli del 1996. Il naso insiste su note d’arance e agrumi, senza rinunciare ai toni balsamici di te alla menta ed alle sfumature cremose che ricordano lo zabaione in una bellissima stratificazione d’aromi. Poi il palato, che per me è la cosa più bella di questo vino dal punto di vista degustativo. In quasi tutte le annate, ma in questa in particolare, l’attacco grasso e avvolgente trova uno sviluppo dinamico e soprattutto un finale profondo di soprendente freschezza e nitidezza che ti fa venire voglia di berne un secondo e un terzo bicchiere (cosa tutt'altro che scontata per vini con questo residuo zuccherino). Terminata la sensazione dolce, permane una scia lunghissima, fresca, di caramella all’arancia e di erbe aromatiche, con l’acidità volatile perfettamente integrata con tutto il resto. 93/100


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venerdì 6 novembre 2009

vignerons d'europe.


Dopo la prima edizione a Montpellier nel 2007, i Vignerons d’Europe tornano a riunirsi in Toscana dal 5 al 7 dicembre 2009 sotto l'egida di Slow Food, per discutere di qualità della produzione enologica europea e soprattutto di sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) della vitivinicoltura.
1000 vignaioli da 20 Paesi scambieranno tra loro idee ed esperienze insieme a personalità della ricerca, della cultura e dell’agricoltura. Vignerons d’Europe darà vita a una rete europea di vignaioli e proporrà un Manifesto europeo per una vitivinicoltura sostenibile, per cercare una strada comune per gli anni a venire.
Il 5 e 6 dicembre al Teatro Verdi di Montecatini Terme (Pt) – ospiti della Città di Montecatini Terme e della Provincia di Pistoia - si svolgeranno seminari e dibattiti. Al termine di ciascun appuntamento, i partecipanti saranno invitati a contribuire alla redazione del documento finale la cui presentazione si svolgerà nella mattinata di lunedì 7 dicembre a Firenze nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio (piazza della Signoria).
Durante la manifestazione, i vignaioli e Slow Food Toscana offriranno la propria ospitalità ai vignerons e ai soci delle altre regioni italiane ed europee nell’ambito del programma Terra Ospitale.
Lunedì 7 dicembre dalle 14.00 fino alle 22.00 a Firenze, piazza della Santissima Annunziata, i vini dei produttori partecipanti a Vignerons d’Europe saranno in vendita e in degustazione in un mercato del vino europeo.
Vignerons d’Europe fa parte del programma di animazione sulla cultura del vino di Vignaioli & Vignerons, evento organizzato da Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, ARSIA e Slow Food.
Per maggiori informazioni e il programma completo
www.vigneronsdeurope.com


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martedì 3 novembre 2009

identità multiple.

Eric Doeringer - Maurizio Cattelan

Non si è mai parlato così tanto di vini piacentini come in queste ultime settimane. Anche al di fuori dei confini provinciali. Gli addetti ai lavori (locali, prevalentemente) si infervorano come mai s’era fatto di recente, gli appassionati che ignoravano la zona si incuriosiscono. Le scelte del Gamberorosso e dell’Espresso, i premi assegnati, con conseguenti discussioni, hanno portato esposizione mediatica ai vini e ai produttori premiati (Macchiona, Stoppa, premiata con l’importante riconoscimento per la Viticoltura Sostenibile e la copertina sull’ultimo numero del mensile del Gambero, il Vin Santo di Barattieri miglior vino dolce dell’anno, Lusignani e il Vin Santo di Vigoleno), e in qualche modo al territorio tutto. La portata e le conseguenze di quest’esposizione non sono ancora chiare, però è importante continuare a discutere, perché la discussione è cosa anomala e poco conosciuta da queste parti, è sempre rimasta in sottofondo come un brusio timido e tenue e dovrebbe diventare invece un esercizio continuo e costante.
A livello vitivinicolo, meglio, a livello d’immagine vitivinicola, i Colli Piacentini sono la terra del tutto è possibile, perché ci mancano la consapevolezza e il disincanto, la voglia di rimettersi in discussione e di prendere decisioni forti. E nella terra del tutto è possibile, il rischio è che nulla abbia valore. E allora una domanda, la solita domanda.

Quale vino dobbiamo comunicare per far uscire un’immagine, un’identità comune e riconoscibile che possa differenziarci dagli altri? I passiti e i Vin Santi? I Gutturnio fermi (quelli giovani d’annata o le Riserve?). I Gutturnio frizzanti? Lo so, se ne è parlato a lungo, se ne parla continuamente, non se ne può più di parlarne. E allora decidiamo cosa fare. Credo sia il caso di continuare a battere su questo tasto, oggi più che mai.
Io penso che i Colli Piacentini potrebbero costruirsi un’identità prima di tutto attorno al Gutturnio frizzante, il vino più prodotto per numero di bottiglie complessive e prodotto da quasi tutte le aziende. Poi, accanto, le chicche. I passiti e i Vin Santi, i rossi fermi ambiziosi, le Malvasie ferme. Pur essendo il vino più prodotto, il Gutturnio frizzante passa in secondo piano quando si deve fare uscire un’immagine collettiva, quasi ci vergognassimo un po’ ad avere un vino rosso frizzante come vino-portabandiera.
Questo ovviamente non vuol dire smettere di produrre vini rossi fermi in grado di sfidare il tempo, o grandi passiti, se certe sottozone lo permettono (anzi, in una provincia dalle caratteristiche molto varie esistono sottozone più adatte a produrre rossi fermi da barbera e croatina piuttosto che vini frizzanti), solo concentrarsi particolarmente su una tipologia a livello comunicativo. Che poi vorrebbe dire anche iniziare a porre finalmente maggiori attenzioni ai vigneti, alle cantine e alla commercializzazione (vedi prezzi) del Gutturnio frizzante, perché la comunicazione parte da questi aspetti.

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