mercoledì 10 giugno 2009

DOPO NOBILI AROMI



Alcuni momenti flash e riflessioni generali su Nobili Aromi.
La manifestazione è centrata, la prima edizione è stata un buon inizio per le successive, anche per limare le piccole pecche, ovvio, ma la strada è quella giusta. Il nocciolo della questione (valorizzare la nostra Malvasia nel confronto con gli altri vini aromatici, consapevoli del valore e delle potenzialità delle nostre Malvasia) direi che si è rivelato azzeccato e credibile. E non è poco. Aldilà del vento che sabato ha complicato le cose, nella giornata di domenica si è vista la manifestazione nella sua essenza. Afflusso di gente continuo e costante senza ressa, quindi banchi d’assaggio raramente presi d’assalto, ottima situazione per degustare con calma. Spazio a disposizione e “vie di fuga” (il prato, il cortiletto, il giardino) confortevoli che hanno reso il tutto più piacevole.
La Malvasia piacentina ha dimostrato di poter competere con gli altri vini aromatici, ora però (raggiunta la correttezza enologica) è il momento di fare l’ultimo sforzo, il più difficile, quello cioè di incamminarsi sulla strada dell’identità, della riconoscibilità del prodotto, dell’espressione dei caratteri territoriali.


Un flash su uno dei momenti significativi dei due giorni (e mezzo) di Nobili Aromi. La bellissima cena alla Palta di venerdì, incentrata sull’abbinamento con cinque Malvasia piacentine. Azzeccati i piatti e gli abbinamenti, in particolare la “Coppa cotta piano piano in crosta affumicata al rosmarino su insalata di patate”, buonissima, grande materia prima e grande resa nel piatto, abbinata con la Bianca Regina 05 di Lusenti, vino come sempre rude e di gran carattere. E poi il sorprendente UNA 07 di Torre Fornello, non in commercio (tre barriques prodotte) disponibile soltanto presso La Palta. Una vendemmia tardiva con parte di uve botritizzate, ampio, potente, “allargato” dal residuo zuccherino, ma dinamico. Un’altra idea di Malvasia. Ecco, proprio la versatilità del vitigno è la cosa che è emersa maggiormente dalla cena-degustazione (oltre al fatto che la Palta meriterebbe la stella Michelin…), che ha visto protagonisti anche la Beatrice Quadri 08 del Poggiarello, il Sorriso di Cielo 08 della Tosa ed il Vigna del Volta 06 della Stoppa.

Il dopocena di venerdì alla Palta

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