giovedì 17 giugno 2010

diario di scuola 6.


Oggi, subito dopo l'ultima degustazione dei vini piacentini è venuta una grandinata della madonna. Ma una roba apocalittica, eh. C'era la strada che sembrava ricoperta di neve, i fossi riversati in strada, le macchine ammassate sotto gli alberi, ferme ai lati della strada. Un bel clima, non c'è che dire. Ho fatto finta di non pensare ai possibili danni ai vigneti, visto che, tra l'altro, giusto ieri, in un'azienda di Rovescala, si diceva: han previsto grandine, speriamo tenga il tempo.
I vini di oggi. Misti, nuovi assaggi e qualche riassaggio. Qualche bella conferma su bianchi fermi da malvasia, Gutturnio frizzanti (e Barbera frizzanti e Bonarda frizzanti) interessanti, anche rifermentati in bottiglia (c'era di mezzo un outsider pavese degno di nota). Nel complesso mi piace sottolineare alcune belle novità. Non sono d'accordo con chi dice che è sempre peggio. Io quest'anno, a parte due-tre aziende meno convincenti del solito (ma son convinto che, per queste aziende, sia stata un'annata interlocutoria che ci può stare), ho notato alcune realtà in crescita ed altre che non conoscevo che han fatto decisamente bella figura.
Sulle tipologie, come previsto, bei bianchi fermi da malvasia, un buon livello sui Gutturnio frizzanti, i soliti eccellenti vini dolci. Poi, qua e là, qualche rosso fermo (da barbera/croatina, ma non solo) degno di nota o molto buono. Ci torneremo per un ragionamento complessivo più articolato.

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