sabato 19 giugno 2010

diario di scuola 7.


L'ultima giornata di degustazioni in Oltrepo era dedicata ai frizzanti: bianchi, rossi rosati. Prima dei riassaggi, dopo 300 vini assaggiati e visite a vigneti e cantine (che continueranno per tutto l'anno), è già tempo di riflessioni. Sul tema della giornata, parlerei solo di Bonarda vivace/frizzante. Buono il livello medio, del resto è una tipologia dove gli oltrepadani, se vogliono, viaggiano sicuri da tempo, si sa, nessuna sorpresa. Più in generale, prima di tornarci con un approfondimento vero e proprio, saltando quasi a piè pari i bianchi fermi o frizzanti (i Riesling fermi interessanti non mancano, ma sono pochi), vale veramente la pena soffermarsi sui metodo Classico, sia sui consolidati Pinot Nero in bianco, sia sugli ambiziosi, ma ancora comprensibilmente in cerca di identità precisa, Cruasè. Rossi fermi interessanti, quelli a base barbera e croatina in particolare (in purezza, o assemblati nel Buttafuoco). Passiti pochi e niente di che.
Vedremo ora coi riassaggi, ma nella confusione che una zona dalle mille e più tipologie vive quotidianamente, brilla qualche gioiello solista e soprattutto s'intravede qualche spunto collettivo.

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